1. Un progetto senza precedenti

Iwata:

Grazie per essere venuti qui oggi.

Tutti:

È un piacere.

Iwata:

Oggi ho riunito i membri dello staff di SEGA e di Nintendo per una sessione di “Iwata Chiede” dedicata a Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Per prima cosa vorrei che ognuno di voi spiegasse di cosa si è occupato in questo progetto, citando anche gli eventuali titoli di Mario & Sonic a cui ha già collaborato.

Ohashi:

Va bene. Inizio io. Sono Ohashi, chief producer di SEGA. Stavolta mi sono occupato della direzione generale della parte assegnata a SEGA. Ho stabilito le linee guida da seguire, coordinato l’ambiente di sviluppo e preso decisioni importanti in merito ai contenuti del gioco. Sono stato coinvolto in ogni aspetto del processo di sviluppo.

Iwata Asks
Iwata:

Lei ha lavorato alla serie fin dal primo titolo lanciato sul mercato, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici 1. 1 Mario & Sonic ai Giochi Olimpici è un gioco di sport pubblicato in Giappone per la console Wii nel novembre 2007 e per la console Nintendo DS nel gennaio 2008.

Ohashi:

Esatto. Sono stato il produttore di quel gioco e del capitolo successivo, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali 2. Stavolta abbiamo aumentato il numero di collaboratori, così sono diventato chief producer della parte assegnata a SEGA. 2 Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali è un gioco di sport pubblicato per le console Wii e Nintendo DS nell’ottobre 2009.

Iwata:

Il fatto che abbiate aumentato il numero di collaboratori significa che il processo di sviluppo di questo gioco ha raggiunto, per SEGA, una portata mai vista prima per la serie di Mario & Sonic?

Ohashi:

Direi di sì. Stavolta ci sono più eventi olimpici, e il numero di movimenti per i personaggi è nell’ordine di decine di migliaia.

Iwata:

Dice “decine di migliaia” come se non fosse una gran cosa, ma in realtà non sono molti i giochi che si spingono a questi livelli.

Ohashi:

No, è vero. Nel gioco compaiono venti personaggi, e ognuno di loro può svolgere un numero di movimenti pari a quello del personaggio principale di un gioco d’azione. Ecco perché parliamo di numeri così alti.

Iwata:

I personaggi praticano una gran varietà di sport – corrono, saltano, lanciano, nuotano e molto altro – e questo richiede moltissimi movimenti.

Ohashi:

Esatto. Era necessaria un’attenta supervisione degli elementi relativi a Mario da parte di Nintendo, e di quelli relativi a Sonic da parte di SEGA, quindi abbiamo formato staff appositi. In più, abbiamo dovuto seguire la gestione delle licenze olimpiche e le trattative internazionali, dunque il numero di collaboratori è continuato ad aumentare. Anche le tempistiche di pubblicazione del gioco erano molto importanti, così...

Iwata:

Certo. Le Olimpiadi di Londra si terranno a luglio 2012.

Ohashi:

Era fondamentale pubblicare il gioco prima di quella data, dunque le 100 persone iniziali si sono trasformate in 130, poi 150...

Iwata:

150 sviluppatori solo in SEGA?

Ohashi:

Sì. E, nel pieno del lavoro, abbiamo superato persino i 150.

Iwata:

Capisco. Kasahara-san?

Kasahara:

Sono Kasahara, director del gioco. Sono stato anche director delle versioni di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici per Wii e Nintendo DS. Poi ho avuto lo stesso ruolo per lo sviluppo di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici Invernali per Nintendo DS. Fondamentalmente mi occupo della creazione dei contenuti di gioco e di scelte relative al gameplay (ad esempio i controlli da usare e le regole del gioco), oltre che della gestione del controllo qualità e delle tempistiche di sviluppo. In più, ho svolto una funzione di collegamento con Nintendo.

Iwata Asks
Iwata:

Quindi è stato coinvolto negli aspetti essenziali dello sviluppo fin dal primo titolo.

Kasahara:

Sì. Sono cinque anni che mi dedico alla serie con anima e corpo! (ride)

Iwata:

Ora vorrei che i due colleghi di Nintendo si presentassero.

Yamane:

Sono Yamane di Nintendo. Per questo titolo ho avuto il ruolo di project manager. Questo è stato il mio primo approccio alla serie, ma ho affrontato il compito con una certa consapevolezza delle mie capacità, acquisite grazie alla continua supervisione di elementi come le interfacce utente, gli aspetti grafici e così via.

Iwata Asks
Watanabe:

Io sono Watanabe di Nintendo. Ho lavorato a tutti i giochi della serie usciti finora. All’epoca dello sviluppo del primo titolo avevo appena iniziato a collaborare con Nintendo, dunque sono stata coinvolta nella serie fin da subito.

Iwata Asks
Iwata:

Quindi la serie è una colonna portante della sua carriera professionale!

Watanabe:

Esatto. Questo ha implicato anche un rapporto di lavoro molto stretto con SEGA. Stavolta volevo essere la persona che avrebbe permesso alle due aziende di collaborare senza problemi, ma in qualche modo ho invece finito per essere quella che si lamentava sempre con i colleghi di SEGA! (ride)

Iwata:

OK. (ride) Nello sviluppo di un gioco le persone che devono concentrare e indirizzare nel modo giusto le loro energie sono molte, dunque il processo non è quasi mai privo di ostacoli.

Watanabe:

È vero.

Iwata:

In più, qui compaiono i due personaggi rappresentativi di SEGA e di Nintendo, l’ambientazione è quella dei Giochi Olimpici (dunque è molto ampia), e avete dovuto decidere come riunire vari eventi sportivi in un solo gioco. Sono molte cose a cui pensare, a livello di intrattenimento!

Ohashi:

Proprio così.

Iwata:

Ora parliamo di questo titolo come di un gioco simile a tanti altri, ma scommetto che, ripercorrendone lo sviluppo, riuscite a individuare un momento in cui il buon senso vi diceva che non ce l’avreste fatta.

Ohashi:

È vero.

Iwata:

Tornando al primo gioco, come iniziò il progetto per SEGA?

Ohashi:

Avevo sentito che c’era una trattativa in corso con Nintendo per realizzare qualcosa con Sonic e Mario. Poi SEGA acquistò la licenza per i Giochi Olimpici, e ci fu chiesto di ideare un progetto che prevedesse una commistione di questi tre elementi.

Iwata:

A cosa stavate lavorando all’epoca?

Ohashi:

Io non facevo parte del dipartimento addetto allo sviluppo di Sonic. Mi occupavo di giochi sportivi.

Iwata:

La sua specialità erano i giochi sportivi, dunque non aveva un legame particolare con Sonic.

Ohashi:

No. Beh, per essere precisi il primo gioco a cui avevo lavorato dopo essere entrato nell’azienda era Sonic the Hedgehog 3 per SEGA Genesis3. 3 Sonic the Hedgehog 3 per SEGA Genesis è un gioco d’azione pubblicato da SEGA Corporation nel febbraio 1994. SEGA Genesis è una console domestica lanciata da SEGA nell’agosto 1988 in Giappone. È conosciuta anche con il nome di SEGA Mega Drive.

Iwata:

Quindi già conosceva Sonic.

Ohashi:

Sì, ma all’epoca ero molto inesperto. E nei dieci anni successivi non ho più lavorato a Sonic the Hedgehog, dunque era come se non l’avessi mai fatto. Quando mi fu comunicata l’ipotesi del progetto, mi chiesi come avrei potuto presentarlo a Nintendo.

Iwata:

Penso che l’azienda le abbia assegnato un compito davvero ingrato!

Iwata Asks
Ohashi:

Sì, ha perfettamente ragione! (ride)

Iwata:

Ma per lei si trattava di un progetto molto importante, e voleva impegnarsi al massimo.

Ohashi:

Esatto. Avevamo già la licenza per i Giochi Olimpici, e sapevo che non avremmo potuto fallire.

Iwata:

Kasahara-san, quale fu la sua reazione quando sentì parlare del progetto per la prima volta?

Kasahara:

Pensai che fosse molto divertente e interessante. (ride)

Iwata:

Un’opportunità rara.

Kasahara:

Sì. Avevo molta voglia di fare un tentativo, ma allo stesso tempo pensavo che non sarebbe stato facile. Preparammo subito una proposta da presentare a Nintendo, ma (Shigeru) Miyamoto-san disse che voleva decidere solo dopo aver visto un’effettiva scena di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici.

Iwata:

Non voleva decidere basandosi solo su una proposta scritta.

Kasahara:

Esatto. Quindi tornammo a Tokyo, realizzammo una demo e, in qualche modo, ottenemmo il via libera.

Ohashi:

Siamo rimasti sulle spine finché non abbiamo saputo che il progetto era stato accettato.

Kasahara:

È vero. Non pensavo che ce l’avremmo fatta! (ride)

Iwata:

Quindi stiamo parlando di un progetto senza precedenti. Ad ogni modo, quella fu la prima apparizione “in coppia” di Mario e Sonic, e fu anche il primo gioco che prevedeva un’ambientazione ampia come i Giochi Olimpici.

Kasahara:

Come può intuire, eravamo davvero sotto pressione!