2. ''D'ora in poi inizia l'era del 3D''

Iwata:

Quando è avvenuta la svolta, il momento in cui ha iniziato a lavorare da solo, in modo indipendente?

Hino:

Poco dopo essere entrato in Riverhill Soft, sono stato promosso programmatore lead. Avevo circa 24 anni.

Iwata:

Anche se la sua carriera professionale era solo agli inizi, programmava sin da quando era ragazzo, quindi in un certo senso era già un programmatore esperto.

Hino:

Esatto. Ovviamente avevo ancora tante cose da imparare, ma i programmatori che erano lì da più tempo avevano parlato bene di me, dicendo che avrei potuto essere un buon lead.

Iwata:

Così i colleghi più anziani hanno messo una buona parola e lei ha avuto un'opportunità nonostante la sua giovane età.

Hino:

Sì. E dopo che avevo lavorato a circa due prodotti, non so come mi sia saltato in mente, ma sono andato dal presidente dell'azienda e gli ho detto: "D'ora in poi, inizia l'era del 3D." (ride)

Iwata:

E questo in che anno è successo?

Hino:

Mi faccia pensare... Diciassette o diciotto anni fa, direi. All'epoca in America c'erano un sacco di giochi con grafica in 3D. Mentre da noi in Giappone, i videogiochi erano ancora sinonimo di Super Famicom (Super NES).

Iwata:

La PlayStation non esisteva ancora.

Hino:

Sì e io avevo visto i giochi in 3D americani e mi erano sembrati incredibilmente interessanti. Quindi pensavo: "In futuro in Giappone giocheremo ai giochi in 3D come fanno già ora in America, per cui toglietemi i progetti di sviluppo che mi avete assegnato e lasciatemi lavorare sul 3D da solo."

Iwata:

Era convinto che il futuro fosse questo.

Hino:

Sì. Così ho iniziato a fare le mie ricerche sul 3D da solo. Dopo un po' è uscita la PlayStation. Finalmente c'era un ambiente in cui potevo creare software in 3D, così divenni il responsabile del team di progetto. In seguito, lasciai l'azienda per formare LEVEL-5 e i membri del team che aveva lavorato con me divennero il nucleo della nuova impresa.

Iwata Asks
Iwata:

Esatto.

Hino:

Più di ogni altra cosa, ci tenevo a fare qualcosa di nuovo. Per questo motivo non mi bastava rimanere in un'azienda e prendere ordini, ma d'altra parte non mi sentivo in grado di fare il grande passo e mettermi in proprio. Poi, per caso, sono entrato in contatto con SCE16. Mi chiesero se ero interessato a sviluppare software per una nuova console, PlayStation 2, che non era ancora stata introdotta sul mercato. Quando chiesi all'azienda per cui lavoravo se potevo occuparmene con il mio team, mi hanno risposto:"Se vuoi farlo, crea un'azienda tua." E così ho fatto. 16SCE: Sony Computer Entertainment, Inc.

Iwata:

Quanti eravate all'inizio in LEVEL-5?

Hino:

All'inizio nove, ma siamo diventati undici dopo poco.

Iwata:

Come è nato il nome LEVEL-5?

Hino:

LEVEL-5 significa "cinque stelle" sulle schede di valutazione scolastiche. Cinque stelle corrisponde al voto più alto e lo abbiamo usato metaforicamente per indicare che la nostra aspirazione era quella di creare software a cinque stelle, di altissima qualità.

Iwata:

Quindi fin dalla scelta del nome per l'azienda avete voluto esprimere il vostro impegno a offrire ai giocatori di tutto il mondo titoli degni del vostro nome. Anche se, in realtà, non era sua intenzione fondare una società indipendente; in un certo senso LEVEL-5 è nata perché altri l'hanno spinta a farlo.

Hino:

Giusto.

Iwata:

Ma anche se aveva già guidato un team all'interno dell'azienda precedente, quando ha iniziato all'improvviso a gestire un'azienda tutta sua immagino che si sia trovato a doversi occupare di cose che non aveva mai fatto o a cui non aveva mai pensato prima. È stata dura all'inizio?

Iwata Asks
Hino:

Sì, certo. Mi sono messo a leggere un sacco di libri sulla contabilità e i bilanci aziendali. Ho dovuto imparare molte cose che non avevano a che fare con la creazione dei videogiochi, ho studiato molti argomenti diversi. Ad esempio, non sapevo neppure qual era la procedura per iscriversi al registro delle imprese. Sì, è stata molto dura.

Iwata:

E in che anno è stata fondata LEVEL-5?

Hino:

Nel 1998. Ho creato LEVEL-5 quando avevo 29 anni, ma ne ho compiuti 30 poco dopo l'inizio dei primi lavori. A ripensarci ora, sembra un passato così lontano... Dovevo avere molta energia a quei tempi...

Iwata:

Aveva già le idee molto chiare su quelli che erano i suoi obiettivi e per raggiungerli lavorava come un matto; di conseguenza, senza rendersene ben conto, si è ritrovato con un'azienda tutta sua.

Hino:

Sì, devo ammettere che l'iniziativa non mi è mai mancata. Se penso che una cosa va fatta in un certo modo, mi metto d'impegno e vado fino in fondo.

Iwata:

Quindi non aveva ponderato a lungo prima di agire. Il suo intuito le diceva che il futuro era in questa direzione e lei ha continuato a seguire la sua strada per vedere come sarebbe andata.

Hino:

Sì. E questo aspetto di me non è cambiato, neppure oggi. Penso di aver imparato molto insieme alle persone che hanno creato LEVEL-5 con me: è stato un percorso di crescita continua che ci ha portato a diventare quello che siamo oggi.