6. Un'esplosione di varietà

Iwata:

Ora vorrei chiedervi cosa pensate del prodotto finale in relazione alle potenzialità del telecomando Wii Plus, e se credete che sia un gioco complesso. Ebisu-san, può iniziare lei?

Ebisu:

Alla Good-Feel abbiamo avuto dei problemi ad allineare il sensore di movimento del telecomando Wii Plus con i movimenti umani.

Iwata:

Il telecomando Wii Plus offre un ottimo livello di accuratezza e precisione, ma ha caratteristiche molto specifiche, dunque comprenderne a pieno il funzionamento non è facile.

Ebisu:

Le persone si muovono in così tanti modi diversi! In Occhio all’orto, ad esempio, a volte ti sembra di far oscillare il controller in orizzontale, mentre in realtà lo stai muovendo in diagonale. Abbiamo dovuto prendere in considerazione anche margini d’errore del genere.

Iwata Asks
Iwata:

Ogni volta è necessario calare il martello sul punto verso cui si sta mirando. Ma credo che molte altre idee vi siano venute proprio grazie alle nuove funzionalità del telecomando Wii Plus. Lei che ne pensa, Mizobe-san?

Mizobe:

Con il telecomando Wii Plus si entra in una dimensione di divertimento del tutto innovativa. Credo che Stazione spaziale sia un ottimo esempio di un nuovo tipo di gameplay che non era possibile in precedenza, con il semplice telecomando Wii. Nel complesso, abbiamo creato giochi di vario tipo: giochi in cui si può stare seduti, giochi come Occhio all’orto, che richiedono il totale utilizzo del corpo, e giochi che vanno oltre lo schermo per entrare nel soggiorno di casa.

Iwata Asks
Iwata:

Passiamo a lei, Funaki-san.

Funaki:

Noi abbiamo creato un movimento inusuale per il telecomando Wii Plus, cioè la rotazione del controller su se stesso, e questo ha creato non pochi problemi a Nintendo. Se arrotoli troppo velocemente rischi di stancarti, dunque adeguare i movimenti è stato molto difficile.

Iwata:

La difficoltà risiedeva nell’unicità del metodo di gioco. È stato difficile tradurre il segnale del telecomando Wii Plus in un movimento reale?

Funaki:

Abbiamo dovuto realizzare i movimenti prendendo in considerazione un margine di errore fisico, dunque la fase sperimentale non è stata facile. Ma alla fine abbiamo ottenuto un prodotto davvero soddisfacente.

Iwata Asks
Iwata:

Niitani-san?

Niitani:

C’è un piccolo gap tra la sensazione di muovere la mano e ciò che accade sullo schermo. C’è anche un gap tra l’hardware stesso e il modo in cui il suo funzionamento viene avvertito dai giocatori, dunque per noi la sfida principale è stata cercare di far coincidere esattamente i movimenti del telecomando e quelli del corpo. Ma anche se per me il telecomando riproduceva fedelmente i movimenti del corpo, in realtà ogni persona muove il controller in un modo diverso. Alla fine, però, credo che siamo riusciti a creare la dinamica di gioco che avevamo in mente. Anche il fatto che il telecomando vibri ed emetta dei suoni è molto importante.

Iwata Asks
Iwata:

Lei che ne pensa, Hosokawa-san?

Hosokawa:

Ho fatto un passo indietro e ho provato a osservarlo dal punto di vista dei giocatori. Credo che la maggior parte di loro non sia perfettamente consapevole delle differenze tra il telecomando Wii e il telecomando Wii Plus, dunque ho cercato di far sì che i controlli di gioco fossero semplici e intuitivi. Alla fine, che si parli dei controlli o degli elementi di gioco, ogni minigioco è davvero gratificante.

Iwata Asks
Iwata:

E lei, Eto-san?

Eto:

Se consideriamo il minigioco Palloncini, ogni persona agita il ventaglio in un modo diverso, ma i sensori di movimento leggono le mosse dei giocatori con estrema precisione, dunque non è stato facile riunire i vari tipi di movimento. Ma credo che il risultato finale sia eccellente.

Iwata Asks
Iwata:

Nella vita di tutti i giorni non capita spesso di pensare al modo in cui una persona agita un ventaglio. (ride) Taniguchi-san?

Taniguchi:

Per nostra fortuna, indipendentemente da come si tiene il controller il comportamento dell’ombrello non cambia, dunque siamo riusciti a completare il gioco in tempi relativamente brevi. Ma c’erano talmente tante possibilità da sfruttare con il telecomando Wii Plus che non sapevamo bene su quali caratteristiche concentrarci. Credo però che il risultato finale sia perfetto!

Iwata Asks
Iwata:

A lei la parola, Naka-san.

Naka:

Credo che Tiro al bersaglio e Occhio all’orto, realizzato da Good-Feel, siano i due giochi meno “indulgenti”. Come si è detto, il telecomando Wii Plus riproduce con fedeltà estrema i movimenti del giocatore; se si punta il telecomando Wii Plus fuori dallo schermo, tornare a mirare lo schermo del televisore e scoprire che il puntatore si è disattivato è davvero seccante.

Iwata Asks
Iwata:

Così siete riusciti a ottenere un elevatissimo grado di precisione in un gioco davvero poco indulgente. Passiamo a lei, Ohshima-san.

Ohshima:

In Casa infestata abbiamo avuto dei problemi a trovare un modo per non far disattivare il puntatore. Alla fine, però, abbiamo creato un minigioco in cui i bambini possono divertirsi un mondo, soprattutto se giocano in una stanza molto grande. Con Gelatorre magari ti immagini di poter accumulare solo una decina di palline di gelato e doverle tenere in equilibrio, ma in realtà se ne accumulano tantissime, e il cono può allungarsi fino al cielo! (ride) Capire come trasformare la nostra idea in un gioco che implicasse un movimento tridimensionale non è stato facile. (ride)

Iwata Asks
Iwata:

Che ne pensa del risultato ottenuto?

Ohshima:

Credo sia un gioco eccellente. La serie di minigiochi inclusi lo rende un titolo davvero divertente, un’esplosione di varietà.

Iwata:

Proprio come suggerito dal titolo originale giapponese: “Pack Varietà Telecomando Wii Plus”. Nonaka-san, potrebbe parlarci brevemente di questo titolo?

Nonaka:

All’inizio volevamo chiamare la versione giapponese “Il mio primo Telecomando Wii Plus”, ma poi abbiamo scelto “Pack Varietà Telecomando Wii Plus”. In un primo momento l’avevamo concepito come un sequel del gioco “La mia prima console Wii” (il titolo giapponese di Wii Play).

Iwata Asks
Iwata:

Esatto. Ma la console Wii ormai è stata lanciata da molto tempo, dunque non eravamo sicuri che proporre un titolo come “Il mio primo...” avesse molto senso. Questo gioco non è rivolto solo a chi gioca per la prima volta.

Nonaka:

Quindi abbiamo scelto di modificare il titolo, abbiamo proposto qualche idea e deciso il nome finale.

Iwata:

Io stesso ho deciso di cambiare direzione sul titolo quando (Shinji) Hatano-san – general manager della Divisione Marketing di Nintendo – ci ha detto: “Ha senso, a questo punto, usare le parole ‘Il mio primo?’”. All’inizio del progetto il nome “Il mio primo telecomando Wii Plus” sembrava il titolo naturale, ma era anche dettato dall’abitudine. Al contempo, però, pian piano il gioco si stava trasformando in un progetto considerevole, e volevamo che questo si riflettesse in qualche modo nel titolo. Sono contento di aver deciso di modificarlo.